IL RISVEGLIO SPIRITUALE TRA ORIENTE E OCCIDENTE

06122019.1

Molti dei simboli che si ritrovano nelle diverse tradizioni orientali e occidentali, hanno qualcosa in comune perche’ fanno riferimento   ad una stessa sorgente sapienziale e ad un unico fine: indicare un itinerario preciso che riguarda la realizzazione di sé stessi in senso profondo, spirituale.

Per esempio, troviamo nella tradizione egizia l’uso di un amuleto particolare, lo Scarabeo Sacro, chiamato Kepher che significa “Colui che diviene”, posto durante l’imbalsamazione all’altezza del cuore del Faraone, per indicare che egli aveva realizzato in sé l’unione con la Luce splendente del Dio – Sole Rà.

Cenni di questa specifica Luce, si ritrovano però anche nel Libro Tibetano dei morti; nel Corano; nello Zend- Avesta; nello Zohar e naturalmente nelle Sacre Scritture, con passi precisi nei Vangeli, specialmente nel Prologo di San Giovanni Evangelista, dove al primo capitolo l’evangelista, precisa che in Gesù di Nazareth s’incarnò il Logos o Verbo Eterno, che è stato perennemente la Vita e la Luce degli Uomini.

In cosa si distingue il Cristianesimo dalle altre religioni? Sono state trasmesse delle tecniche precise, ma sono ancora valide per noi oggi?

Ma in che consiste questo percorso? Ci sono stati da sempre metodi che lo hanno indicato ma, sono conosciuti a tutti o restano celati dietro un velo di mistero?  In che consiste realmente la conoscenza di se stessi e qual è lo scopo di avventurarsi in un percorso ascetico?

Di questo parleremo nel nostro incontro “Il risveglio spirituale tra Oriente ed Occidente”.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.