Leggenda e realtà sono sempre connesse. Quando poi ci si riferisce al Mistero del S.Graal la sua storia si intreccia con la Tradizione di tutta l’umanità dalla notte dei tempi fino ad oggi.
Prima ancora dei romanzi cavallereschi la tradizione legata al mito della Coppa con il beveraggio di immortalità ha accompagnato l’uomo dalla sua comparsa sulla terra. Vi sono tracce di questo mito nei Veda e nella tradizione indo-ariana, in Cina, in Egitto e addirittura nelle religioni precolombiane.
Al mito della Santa Coppa spesso si trova associata la leggenda di un Re speciale e di un Regno misterioso cui questo Re fa capo. Non a caso nel medioevo si diffusero a più riprese i racconti legati al Regno del Prete Gianni (o Giovanni). Nella tradizione celtica questo regno fa riferimento ad Avalon e alla terra boreale con una precisa indicazione che portava verso un’irraggiungibile isola posta a Nord di tutto.
L’Isola di Cristallo, di vetro o il punto fisso a cui fa riferimento il Polo Nord stava ad indicare l’Unità primordiale di tutte le Tradizioni e di tutte le Rivelazioni ricevute e che pertanto additata l’origine divina di questo misterioso Regno.
I Cavalieri e gli Eroi alla ricerca della Coppa e del suo Re, in tutte le epoche e in tutte le religioni, furono coloro che vollero vincere a tutti i costi l’antica battaglia per la conquista dello spirito e con esso del Regno dei Cieli. Questa leggenda, ricca di risvolti e di insegnamenti ancora oggi addita agli uomini e alle donne di buona volontà una Via segreta. La Via per la conquista del S. Graal.
Una volta avviata la Cerca di questo Regno fino alla conquista dell’antica Coppa per l’eroe o l’eroina si apriva un inimmaginabile percorso, che lo avrebbe condotto attraverso prove e missioni a diventare un perfetto braccio con cui le forze divine guidano e ricostituiscono nel nostro mondo perduto la strada che permette ad ogni singola anima di salire dal mondo materiale a quello spirituale, e infine balzare dal mondo spirituale a quello di Dio.