“Angelo del focolare” è il titolo attribuito alla donna in tempi remoti al quale le menti dei materialisti hanno presto attribuito un significato casalingo, abbrutendo così la figura femminile. Ben altra, invece, era l’intenzione indicando alla donna la sua missione di “Custode del fuoco sacro”, ovvero di affidataria di un fuoco inteso come espressione dell’Amore di Dio per la sua creatura, amore tanto assoluto da costituire un potere rigeneratore dell’individuo in senso spirituale.

Tanto alto è l’incarico affidato alla Donna, prefigurato nelle istituzioni dei Misteri di Iside dell’antico Egitto e simbolizzato dalla Chiave della Vita che la Donna-Dea tiene nelle sue mani; nei Misteri delle Vestali romane che vegliavano e mantenevano sempre acceso il Fuoco sacro. Così sempre avanti in ogni tempo, la donna mantenendo la propria virginea purezza, vale a dire rimanendo estranea a tutti gli aspetti profani della vita, si rendeva inattaccabile all’azione distruttiva del fuoco di tutto ciò che è materiale.

Ecco allora che, votata solo alla vita dello spirito, la donna assume funzioni sacerdotali e di iniziatrice per le donne e per gli uomini.

Da questo momento tutto cambia, tutto è rinnovato, e a tutte le donne è rivolta la chiamata alla perfezione: giovani, anziane, madri oppure no, di qualunque ceto sociale o preparazione culturale, a tutte le donne è affidato il compito di realizzare e diffondere la Parola di Dio.

Approfondiremo questo argomento negli incontri di venerdì 19 Febbraio alle ore 21.30 e sabato 20 Febbraio alle ore 16.30