ESPERIENZE FUORI DAL CORPO

Le esperienze fuori dal corpo si possono considerare come una nuova tappa, una nuova frontiera della conoscenza e della sperimentazione; la prima esperienza che facciamo tutti, seppure incosciente, nessuno escluso, è il passaggio dal ventre materno alla vita al di fuori, nel mondo ancora sconosciuto, in una condizione diversa, con un nuovo respiro, un grido con cui si saluta la vita.  Poi pian piano tante esperienze, una dietro l’altra, scoperta dopo scoperta. Poi la fatidica domanda sul senso dell’esistenza prima o poi arriva, si insinua, si ricaccia indietro ma torna a fare capolino, non ci molla mai. Cosa significa? Avrà un senso? Ecco perché parlare ancora di esperienze fuori dal corpo.

Le esperienze fuori dal corpo ovvero universalmente conosciute con la formula inglese O.B.E. “Out of Body Experience” riassumono tutte quelle esperienze appunto vissute e documentate in ogni epoca e a tutte le latitudini che possono prendere nomi diversi ma che si riferiscono in ogni caso  alla fuoriuscita dell’Io – coscienza dal corpo fisico” attraverso i cosiddetti corpi energetici  cioè altri corpi di materia più sottile, visibili solo ad una vista  particolare. Dagli anni 50’ ad oggi   non sono mancate le testimonianze e le pubblicazioni a seguito di esperienze personali vissute o esperimenti condotti da valenti scienziati, innovatori che documentavano i propri studi in un nuovo settore ancora agli albori e ai giorni nostri continuano e sono sempre più numerosi perché è divenuto possibile uscire allo scoperto ed affrontare più diffusamente certi temi. Oggi abbiamo a portata di mano molti esempi di racconti di esperienza vissuta; fra i  più recenti  il testo del neurochirurgo statunitense  che descrive l’esperienza vissuta dall’autore,  dotato di una mentalità fortemente scientifica fin dalla sua adolescenza , come egli stesso afferma; nel libro, il racconto del particolare viaggio compiuto dalla   sua coscienza mentre il corpo giaceva inerte nel letto di una  clinica arriva a cambiare totalmente il suo modo di pensare, lasciando quindi un segno indelebile nella sua esistenza.

Cosa sono dunque le esperienze fuori dal corpo? Si possono definire sdoppiamenti o separazioni del composto energetico invisibile dal corpo fisico di una persona vivente perché in parte sembra che la sensazione descritta da chi ha avuto una tale esperienza sia di uscire dal proprio corpo con l’Io ovvero la parte cosciente, rimanere svegli e vedere il corpo rimasto immobile, addormentato; durante questa esperienza si provano particolari emozioni, si vede e si sente ma in modo diverso con altri sensi appunto definiti sensi sottili o spirituali (in taluni casi speciali). Vi possono essere diversi tipi di sdoppiamento e varie fenomenologie come quella  estrema che avviene al momento in cui la coscienza sta per abbandonare definitivamente il corpo fisico (definita  come N.D.E ovvero “Near Death Experiences”) oppure   quelle vissute durante lo stato di sogno o sonno lucido poiché il sogno comune, per lo più lo stato di coscienza durante il sonno, è un immaginare e pensare dormendo; durante il sonno lucido invece la coscienza è sveglia e si è in grado di cambiare il sogno a proprio piacimento, di padroneggiarlo a seguito di allenamenti prolungati nel tempo secondo certe tecniche. La distinzione fondamentale fra le varie esperienze sta nel capire se l’Io è sveglio oppure no perché nello stato di sonno- sogno comune ritornano alla coscienza, riemergono come dalle profondità dell’interiorità le emozioni buone e cattive, le paure, il vissuto della giornata trascorsa e tutto ciò rielaborato attraverso le immagini oniriche illusorie.

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